Nuovi dati positivi per l’export durante l’ultimo trimestre 2020
in Internazionalizzazione
Nuovi dati positivi per l’export durante l’ultimo trimestre 2020
Continuo aumento dell’export durante l’ultimo trimestre 2020, a novembre l’Istat registra una costante crescita delle esportazioni (+4,0%) grazie alle vendite in area UE ed extra UE.
Analizzando i dati su base annua, a novembre, dopo il calo di ottobre, viene segnalata una crescita dell’1,1%, grazie, in particolare, alle vendite in Paesi extra UE. Contribuiscono fortemente all’aumento le vendite di beni strumentali e beni intermedi.
Arrivano dunque nuovi dati incoraggianti, che segnalano tentativi di ripresa importanti, rispetto alla crisi dovuta alla situazione emergenziale. I risultati registrati permettono di conseguenza una chiusura in positivo sul fronte delle esportazioni per quanto riguarda l’anno 2020.
I settori che hanno contribuito ad aumentare l’export durante l’ultimo trimestre 2020
Come anticipato, una forte spinta all’incremento della percentuale positiva è stata fortemente favorita dalla vendita di beni strumentali ed intermedi, vediamo nel dettaglio gli ambiti interessati.
Tra i settori che hanno influito positivamente sull’aumento dell’export troviamo:
- metalli di base e prodotti in metallo (+15,3%);
- autoveicoli (+26,9%);
- prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,7%);
- sostanze e prodotti chimici (+6,2%);
- macchinari e apparecchi n.c.a. (+2,1%),
- apparecchi elettrici (+6,5%).
Paesi nei quali si esporta maggiormente
Non solo Unione Europea, l’aumento delle vendite è stato decisamente sostenuto dalle vendite extra UE in Paesi come la Cina e gli Stati Uniti, che si stanno rivelando un terreno molto prolifico per l’export Made in Italy.
Vediamo nel dettaglio le zone interessate:
- Germania (+8,6%);
- Cina (+34,9%);
- Svizzera (+12,8%);
- Stati Uniti (+4,7%);
- Regno Unito (+7,5%).
Le opportunità nel 2021-2022
Per il biennio 2021-2022 si stima una crescita delle importazioni dal mondo dei primi sei settori dell’export italiano, le previsioni includono principalmente:
- Macchinari ed apparecchi (13,2%);
- Prodotti tessili, abbigliamento pelli ed accessori (11,9%);
- Metalli di base e prodotti in metallo (14,4%);
- Mezzi di trasporto (13,9%);
- Prodotti alimentari bevande e tabacco (14,2%);
- Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (11,8%).
Per quanto riguarda i mercati di destinazione si prevede invece un deciso incremento in Repubblica Ceca, Romania, Cina, Polonia, Russia, Turchia, Hong Kong, Ungheria, Germania. Relativamente ai Paesi extra UE si stimano dati interessanti anche per Sud Corea, Stati Uniti e Giappone.
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